Otokar Rybář

Otokar Rybář

Otokar Rybář (Postumia, 12 settembre 1865 – Belgrado, 12 gennaio 1927), politico e diplomatico. Figlio di un ingegnere ferroviario boemo e di una slovena. All’età di quattro anni si trasferì con la famiglia a Vienna e nella capitale dell’Impero ebbe la sua formazione; nel 1889 conseguì la laurea in giurisprudenza all’Università di Vienna. Il suo orientamento era panslavista ma come studente entrò in contatto con i colleghi sloveni e atraverso la lettura del giornale «Edinost» seguiva gli avvenimenti nel Litorale. Abbracciò l’idea jugoslava e divenne un fervente serbofilo. Nel 1890 entrò nello studio legale di Ante Dukić, sindaco di Pisino, nonché vicecapitano della  provincia dell’Istria. Nel periodo 1895-1918 a Trieste svolse autonomamente l’attività di avvocato e parallelamente era impegnato politicamente. Attivo anche nell’associazionismo sloveno, nel 1907-1910 fu presidente della Società politica Edinost, dal 1900 al 1915 fu consigliere comunale, mentre dal 1907 al 1918 fu deputato al Consiglio dell’Impero. Era considerato – a detta dello stesso Josip Wilfan – l’unico sloveno triestino veramente rappresentativo e qualificato. In qualità di deputato aveva la possibilità di incontrare il luogotenente Hoenlohe, perciò ottenne dei risultati, specie nel campo dell’istruzione in lingua slovena (ad es. la scuola cittadina femminile a San Giacomo). Fu un esponente di punta del movimento politico e nazionale degli sloveni; tra le maggiori vittorie conseguite fu l’ottenimento della revisione luogotenenziale del censimento della popolazione del 1910. Fu consigliere della Slavjanska čitalnica (sala di lettura slava) e del Sokol triestino. Dette il suo contributo anche a livello economico: dal 1896 fu membro della Tržaška posojilnica in hranilnica (Banca e cassa di risparmio triestina) e fu tra i promotori della Jadranska banka (Banca adriatica). Nel corso delle guerre balcaniche fu presidente del comitato triestino per la raccolta di contributi a favore della Croce rossa serba e montenegrina; per questa sua attività fu ammonito dalla polizia e si difese pubblicamente. All’inizio del 1915 partecipò all’incontro tra vari politici sloveni e Carlo Galli, esponente del ministero degli Esteri in missione segreta per registrare le reazioni in caso di un’occupazione italiana della regione. Nel 1918 ricoperse la carica di presidente del locale Consiglio sloveno che faceva capo al Consiglio nazionale di Lubiana (era pure commissario per Trieste e il Litorale del medesimo) ed era membro del Consiglio nazionale di Zagabria. Nel 1919-1920 partecipò ai lavori della Conferenza della pace come delegato del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni e fu pure membro dell’Assemblea nazionale provvisoria di quel Regno. Nel primo dopoguerra partecipò alle due riunioni di Roma degli stati successori dell’Impero austro-ungarico nonché ai lavori per la l’assestamento giuridico all’indomani del Trattato di Rapallo e a quelli preparatori per la Convenzione di Nettuno (1925).

  • Bibliografia
    M. Rybář, Rybář Otokar, in Primorski slovenski biografski leksikon, fasc. 13, Goriška Mohorjeva družba, Gorica 1987, pp. 260-264; P. Rustja, Otokar Rybář v dunajskem parlamentu, 2 voll., Krožek za družbena vprašanja Virgil Šček, Trst 2001-2003.
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