Pietro Giraldi

Pietro Giraldi

Fin dai primi combattimenti, tra i quadri del 97° reggimento si era distinto l’allora maggiore Pietro Giraldi di Pirano. Ufficiale dalla  forte personalità, è noto e ricordato per la sua estrema severità, che non risparmiò ai suoi subalterni fucilazioni e altri provvedimenti disciplinari. Si mostrò anche abile sul terreno, come nel caso della prima fase dei combattimenti in Transilvania nel 1916, quando seppe far uscire il reggimento dalla morsa dell’accerchiamento da parte dei romeni. Trasferito al 67° rgt., fece ritorno al 97° che, nel marzo 1918, condusse alla presa di Odessa, presidiata da truppe di insorti Sovieti che appena due mesi prima avevano cacciato le formazioni nazionaliste ucraine di Petljura. Fu per questo insignito dell’Ordine di Leopoldo. Dopo il conflitto si ritirò a Graz, dove morì nel 1924, non senza aver subito un aggressione a Pirano ‒ probabilmente da parte di suoi ex subalterni ‒ che lo condusse al limite del linciaggio, e aver perduto in tragiche circostanze una figlia.

  • Bibliografia
    M. Bonifacio, Aspetti del Litorale nella Prima guerra mondiale, tra storia e memoria dei padri, in La Grande guerra novant’anni dopo, «Qualestoria», a. XXXVI, 1, giugno 2008, p 114-16; Memoriale Brosch, in «La Bora», anno III, Trieste, 1979, pp. 38-45.
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