Grado

Grado

L’isola di Grado, che sorge ai margini meridionali della laguna omonima, alla vigilia dello scoppio della guerra era inquadrata amministrativamente nel distretto (bezirke) di Gradisca dell’I. R. provincia del Litorale austriaco. Non ancora unita alla terraferma, all’epoca Grado era un rinomato luogo di villeggiatura marina, tanto da meritare il titolo di «spiaggia di Vienna». Evacuata dal presidio militare austro-ungarico dopo il cannoneggiamento di Porto Buso del 24 maggio, l’isola fu occupata dagli italiani il 27 maggio 1915, anche se il giorno prima vi era sbarcato un drappello di bersaglieri. Le autorità militari italiane ne colsero subito l’importanza strategica per la vicinanza di parte della flotta austro-ungarica, la prossimità a Trieste, al suo porto e ai suoi complessi industriali, la contiguità al fronte carsico. Le acque interne della laguna, infine, offrivano possibilità di transito sicuro al naviglio, ciò che affrettò una serie di opere destinate a migliorare la navigabilità della zona che si estese fino all’Isonzo.
Grado e la laguna vennero presidiate dalla marina italiana; su alcuni isolotti e lungo il cordone litoraneo furono collocate batterie di artiglieria montate a terra e su pontoni galleggianti. A tale sistemazione difensiva, che non risparmiò né il centro di Grado né siti di particolare interesse storico e architettonico, si aggiunsero due monitori della marina, alcuni pontoni armati e una protezione difesa aerea assicurata da una squadriglia di idrovolanti. La tipologia del naviglio dislocato fu commisurata ai bassi fondali dell’area, mentre nell’isola giunsero anche dei mezzi motosiluranti agli ordini di Luigi Rizzo.
Grado fu oggetto anche di alcune incursioni aeree: particolarmente significativa fu quella del 18 ottobre 1917 che provocò due vittime e il temporaneo esodo dal centro abitato di parte della popolazione che, pur non mancandovi una componente irredentista, non aveva abbandonato il suo atteggiamento di diffidenza nei confronti dei nuovi occupanti.

F.T.

  • Bibliography
    P. Jung, L’ultima guerra degli Asburgo. Basso Isonzo, Carso, Trieste. 1915-1918, LEG, Gorizia 2000; C. Medeot, Grado 1914-1919. Memorie e documenti, La Nuova Base, Udine 1980; B.M. Scaramuzza, I Gradesi nella prima guerra mondiale, Edizioni della Laguna, Mariano del Friuli 2010.
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  • Crediti immagini
    Collezione Nevio Mastrociani; Archivio Storico Dal Molin

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