«Naša sloga» (La nostra concordia) è un giornale croato, fondato dal vescovo delle unite Diocesi di Trieste e Capodistria, Juraj Dobrila, che iniziò la pubblicazione a Trieste il 1° giugno 1870 sotto la direzione di Antun Karabaić, un ecclesiastico della Diocesi di Veglia che svolgeva la sua azione pastorale nella parrocchia di Cattinara, coadiuvato dal sacerdote di Castua Mate Bastian.
Le prime annate furono concepite ricalcando lo spirito dell’idea jugoslava proposta da Josip Juraj Strossmayer e Franjo Rački. Come si evince dallo stesso sottotitolo, si trattava di un foglio istruttivo nonché di argomento economico e politico che in origine usciva con ricorrenza quindicinale, fino al 1884 quando divenne un settimanale. Dal 29 marzo 1900 usciva due volte la settimana, ma dal maggio del 1902 tornò ad essere un settimanale. Il motto, «con la concordia crescono le piccole cose, ma la discordia rovina tutto», si riferiva all’importanza dell’unitarietà croato-slovena nel momento del suo risorgimento nazionale. Nel 1883 la direzione fu assunta da Matko Mandić, un altro prete castuano, che vi rimase sino al passaggio del giornale a Pola (luglio 1899). Il redattore responsabile divenne allora Stjepo Gjivić, seguito da Josip Hain (giugno 1902), Jerko Mahulja (dal gennaio del 1904 sino alla cessazione della pubblicazione), ma il prof. Mandić di Trieste rimase il collaboratore principale, come veniva indicato sulla prima pagina di ogni edizione (sino al numero 19 del 13 maggio 1915, giorno della sua morte). Gli interessi principali erano rivolti all’istruzione, alla cultura in senso lato, alle condizioni della popolazione rurale slava (si proponeva di risvegliare la loro coscienza nazionale), nonché alle elezioni per i consigli comunali e per la Dieta provinciale. Sulle sue pagine pubblicò anche diversi lavori letterari, dapprima proposti per lo più dagli uomini di chiesa e più tardi anche dai primi intellettuali che s’inserirono nella lotta politico-nazionale. Nel giro di breve tempo, grazie agli abbonamenti, il foglio raggiunse molte località istriane. Fu impostato sull’esempio delle «Novice» di Janez Bleiweis, uscite per la prima volta nel 1843 a Lubiana. il trasferimento a Pola fu dettato dalla metamorfosi urbanistica, sociale ed economica del centro istriano, che attirava un notevole numero di croati come forza lavorativa. L’ultimo numero uscì il 25 maggio 1915.