Movimento socialista

Movimento socialista

Le prime organizzazioni socialiste a Trieste furono costituite alla fine degli anni Ottanta dell’Ottocento e si svilupparono in seguito nell’ambito del Partito operaio socialdemocratico in Austria, fondato ad Hainfeld nei giorni a cavallo tra il 1888 e il 1889. Il 1902 segnò un momento di passaggio significativo, con i duri scontri seguiti allo sciopero dei fuochisti del Lloyd austriaco e l’affermazione di Pittoni al vertice del partito triestino, che allora assunse il nome di Sezione italiana adriatica del partito austriaco (dal 1906 Partito socialista italiano in Austria). Del Partito austriaco, il socialismo triestino riprendeva appieno la linea politica, basata sull’opera di organizzazione del proletariato e sul fondamento ideale dell’internazionalismo. Le elezioni del 1907, le prime a suffragio universale maschile, segnarono l’apice dell’ascesa di un movimento che poteva contare su un proprio quotidiano («Il Lavoratore»), su una struttura di riconosciuto valore per l’educazione del proletariato (il Circolo di studi sociali), su una sede comune per le sue varie istituzioni e su un sistema cooperativo in crescita. Nel Litorale austriaco, fu l’Istria la principale area di influenza del socialismo triestino, pur rimanendo significative le differenze legate al differente profilo economico e sociale delle due realtà.

A fianco dell’organizzazione italiana operava anche la Sezione sud-slava, prevalentemente slovena, del Partito socialista austriaco, la cui sede tornò a Trieste proprio nel giugno del 1914, dopo diversi anni in cui essa era stata posta a Lubiana. Il 5 agosto 1914 «Il Lavoratore» diede notizia del sostegno della socialdemocrazia viennese all’entrata in guerra e manifestò la propria contrarietà nei confronti di questa decisione, ribadendo il proprio internazionalismo e l’obiettivo di un riassetto federale dello Stato. Nel corso del conflitto, anche se l’attività politica vera e propria fu di fatto sospesa fino al 1917, il movimento socialista rimase a Trieste una delle poche presenze organizzate al di fuori delle istituzioni. I socialisti presero parte anche alle commissioni governative e cercarono di contribuire ad alleviare la durezza delle condizioni sociali della città provata dalla guerra.

  • Bibliografia
    M. Cattaruzza, Socialismo adriatico. La socialdemocrazia di lingua italiana nei territori costieri della Monarchia asburgica: 1888-1915, Piero Lacaita Editore, Manduria-Bari-Roma 1998.
  • Categorie
    ,
  • Crediti immagine
    Fototeca dei Civici Musei di Storia e Arte, Trieste.
  • Condividi

Related Items