Faidutti Luigi

Faidutti Luigi

Luigi Faidutti nacque a Scrutto di San Leonardo, nelle valli del Natisone, l’11 aprile 1861, da Pietro e Maria Floreancig, ultimo di quattro fratelli. Il padre fu segretario comunale e poi esattore a San Pietro. Nel 1866 il comune fu annesso al Regno d’Italia. Dopo le scuole elementari, frequentate a Cividale, Luigi entrò nel seminario di Udine, che dovette lasciare dopo gli studi ginnasiali a causa delle ristrettezze economiche della famiglia. Per l’interessamento di mons. Eugenio Carlo Valussi, allora preposito del capitolo metropolitano di Gorizia, Faidutti passò al seminario della città isontina, assumendo nel 1880 la cittadinanza austriaca per poter godere di una borsa di studio. Fu ordinato sacerdote il 7 giugno 1884. Suoi primi incarichi furono quelli di cappellano nella parrocchia di San Rocco a Gorizia e di protocollista alla Curia arcivescovile. Nel 1885 fu inviato a studiare a Vienna all’Augstineum, dove si laureò in teologia.
Tornato a Gorizia nel 1888, l’arcivescovo mons. Luigi Zorn lo nominò suo cappellano domestico. Per quindici anni fu professore di Sacra Scrittura al seminario, dove fu anche direttore spirituale. Nel 1902 divenne membro del Consiglio scolastico provinciale e preposito del capitolo della Cattedrale. Nello stesso anno fu eletto consigliere comunale e deputato alla Dieta provinciale della contea di Gorizia e Gradisca. Nel 1907 fu eletto deputato al Consiglio dell’Impero e rieletto nel 1911. Nel 1913 fu nominato anche capitano provinciale. Durante il conflitto trasferì la Dieta provinciale a Vienna e fu impegnato nell’opera di assistenza ai profughi.
Finita la guerra, le autorità italiane, sciolta la Dieta provinciale, nominarono Faidutti commissario liquidatore presso il ministero austriaco del Culto e dell’Istruzione, tenendolo però in servizio solo fino al febbraio 1919: su di lui pesarono soprattutto lo spiccato autonomismo in senso friulano e il lealismo asburgico; alla seduta del parlamento del 25 ottobre 1918 si costituì un effimero Consiglio nazionale friulano, in dissenso rispetto agli altri deputati di lingua italiana. Faidutti, caduta l’ipotesi dell’autonomia, propose lo smembramento della Contea di Gorizia e Gradisca tra Italia e Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, con l’assegnamento a quest’ultimo del capoluogo. Anche perciò gli fu impedito di tornare a Gorizia e solo nel 1921 poté far ritorno da Vienna in Italia, a Roma, dove si stabilì in servizio all’ospedale Fatebenefratelli all’isola Tiberina. Nel 1924 la Santa Sede lo destinò alla nunziatura di Kaunas in Lituania, uditore del nunzio p. Antonino Zecchini sj, anch’egli friulano, di Visco. Avendo Zecchini trasferito la sua sede a Riga, Faidutti rimase in Lituania come incaricato, lavorando al Concordato concluso nel 1927. Affetto dal 1930 da persistente gastrite, nel dicembre 1931 fu ricoverato d’urgenza all’ospedale Sant’Elisabetta di Königsberg, dove morì il 18 dicembre 1931 per un cancro allo stomaco. È sepolto nella cattedrale di Kaunas.

A.D.

  • Bibliografia
    P. Caucig, Attività sociale politica di Luigi Faidutti (1861-1931), La Nuova Base, Udine 1977
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