L’Osservatore Triestino

L’Osservatore Triestino

«L’Osservatore Triestino» uscì il 3 luglio 1784 per iniziativa di Giuseppe de Coletti, tipografo e compilatore e, salvo qualche breve interruzione, annovera una storia di centocinquant’anni. Il fondatore curava anche l’«Almanacco mercantile di Trieste» e dal 1784 pubblicava con scadenza annuale l’«Instanz-Kalendar für Triest, Goerz und Gradiska». L’avviso che informava dell’imminente uscita dell’«Osservatore» annunciava l’intenzione di proporre un foglio redatto in lingua italiana con le notizie più importanti legate alla legislazione, al commercio e alla letteratura; inoltre: «Si parlerà degli ordini più importanti della sovrana corte austriaca, e delle altre; si darà ragguaglio del commercio, tanto di questo Porto-franco di Trieste, che de’ principali d’Europa; si darà un saggio delle opere scientifiche e letterarie più rimarchevoli che andranno sortendo ne’ domini imperiali ed altrove; e s’indicheranno le scoperte ed esperienze astronomiche, fisiche ed agrarie che meriteranno l’attenzione del Pubblico».

Inizialmente era un settimanale, ma la periodicità mutava. Dall’agosto del 1786 al 1791 usciva con il supplemento settimanale «Notizie di mare»; tornato ad essere un bisettimanale, iniziò a pubblicare un’appendice contenente editti, avvisi commerciali e notizie marittime. I rivolgimenti della fine del XVIII secolo si riflessero anche sul giornale; il 27 marzo 1797 uscì come «Gazzetta di Trieste» con il motto «Libertà-Uguaglianza», che scomparve con l’edizione del 15 maggio, mentre dal 26 maggio riprese il titolo originale, che accantonò nuovamente nel corso della seconda occupazione francese per passare alla precedente denominazione, ma solo per 10 numeri; infatti, il 19 giugno 1806 si presentò come «L’Osservatore Triestino». Il 28 agosto 1813 mutò nuovamente titolo e divenne «L’Osservatore Illirico. Giornale Triestino», di cui sarebbero usciti solo 13 numeri, fino al 13 settembre. Con la morte di de Coletti, nel gennaio del 1815 il foglio divenne espressione del governo. Si registrò una sospensione delle pubblicazioni dall’1 al 10 novembre 1918; l’11 novembre ritornò in vendita con il titolo «L’Osservatore Triestino. Giornale ufficiale del R. Governatorato della Venezia Giulia»; il 5 luglio 1919 apparve con il sottotitolo «Giornale ufficiale del Commissariato Generale Civile della Venezia Giulia»; il 15 febbraio 1923 «Giornale ufficiale provinciale per la Venezia Giulia» e il 3 aprile «Bollettino atti ufficiali e Foglio annunzi legali per le R.R. Prefetture della Venezia». L’ultima trasformazione risale al 23 gennaio 1932, quando «L’Osservatore Triestino» divenne «Settimanale di economia, finanza, lettere, arti e turismo». Cessò le pubblicazioni il 2 dicembre 1933.

 

  • Bibliografia
    «L’Osservatore triestino», in «L’Istria», a. I, n. 22-23, Trieste 25 aprile 1846, pp. 89-91; C. Pagnini, I giornali triestini fino al 1860, in «Archeografo Triestino», s. IV, vol. VIII-IX (= LVII-LVIII), Trieste 1945, pp. 141-175; E. Marini, Stampa e editoria nella Venezia Giulia, in Enciclopedia monografica del Friuli Venezia Giulia, vol. 3, parte seconda, La storia e la cultura, Istituto per l’Enciclopedia del Friuli-venezia Giulia, Udine 1979, pp. 939-952.
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  • Crediti immagine
    Biblioteca Civica A. Hortis, Trieste.
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