Leopoli

Leopoli

Leopoli (Lemberg, Lvov in russo, Lvjv in ucraino), capitale della Galizia austriaca (206.000 abitanti nel 1910), fu anche la città più importante dal punto di vista militare, seguita da Cracovia (152.000 ab.) e Przemyśl (46.000). In ognuna delle tre città, dotate di un potente sistema di fortificazioni, avevano sede i comandi dei tre corpi d’armata, rispettivamente l’XI, il I ed il X, ai quali era affidata la difesa del territorio galiziano. Nell’estate del 1914 la guarnigione di Leopoli era composta da 15 battaglioni di fanteria, 3 mezzi reggimenti (Divisionen) di cavalleria, 8 batterie di artiglieria, un battaglione di artiglieria da fortezza, uno di zappatori e uno squadrone di truppe del treno; da numerosi reparti, servizi e uffici militari (sanità, ospedale, casa per invalidi, scuola per allievi ufficiali di fanteria, vicariato castrense, tribunale e gendarmeria); dai comandi di leva in massa (Landsturm) e dalla Landwehr e, infine, dagli Stati Maggiori delle grandi unità dislocate nella regione. Tra i numerosi edifici militari di Leopoli (caserme, stabilimenti tecnici, magazzini, stalle, ecc.), il più massiccio e vistoso era senza dubbio la cittadella, costruita sulla sommità della Góra Wronowskich nella prima metà del XIX secolo e successivamente modernizzata. Il complesso dei suoi quattro bastioni, che nascondevano le postazioni casamattate dell’artiglieria, dominava dall’alto il centro della città e costituiva un segno manifesto della potenza dell’esercito occupante.

A Leopoli come a Cracovia, i due centri maggiori della Galizia, la presenza dell’esercito era molto diffusa e visibile. Oltre alle relazioni di natura economica, fra le comunità cittadine e i reparti di stanza nel loro territorio correvano profondi legami morali e sentimentali: due popolari locuzioni – «Dzieci Lwowskie» (Figli di Leopoli) e «Dzieci Krakowsie» (Figli di Cracovia) – esprimevano l’affetto e la simpatia da cui erano circondati i reggimenti che in questi distretti avevano la propria base di reclutamento. Al cospetto della crescente tensione con la Russia, inoltre, quasi tutti preferivano dimenticare che queste truppe, nel passato, erano state frequentemente impiegate per reprimere manifestazioni di piazza e scioperi di operai.

  • Bibliografia
    P. Galik, Le città guarnigione della Galizia alla vigilia della prima guerra mondiale in Sui campi di Galizia (1914-1917). Gli italiani d'Austria e il fronte orientale: uomini popoli culture nella guerra europea, a c. di G. Fait, Rovereto, Museo Storico Italiano, 1997
  • Categorie
    ,
  • Condividi

Related Items