Esame di coscienza di un letterato

Esame di coscienza di un letterato

Esame di coscienza di un letterato rappresenta uno dei documenti più alti di come, nel mondo intellettuale italiano, potesse essere interpretata l’adesione alla guerra. Suo autore è Renato Serra, nato a Cesena nel 1884; egli aveva conseguito la laurea in lettere a Bologna sotto il magistero di Giosuè Carducci e, dopo un breve periodo di insegnamento, fu nominato direttore della Biblioteca Malatestiana di Cesena. Fine critico letterario, autore tra l’altro di un importante saggio su Giovanni Pascoli, si accostò alla rivista fiorentina «La Voce» verso la quale tuttavia manifestava un atteggiamento di disagio per i suoi caratteri militanti, mentre fu più a suo agio nella stagione della direzione De Robertis, più vicina alla sua idea di «religione delle lettere».
Proprio sulle pagine della «Voce» egli pubblicò, tra l’altro, l’Esame di coscienza di un letterato (30 aprile 1915), quando ormai – ufficiale della brigata Casale – era stato mobilitato e aveva raggiunto San Vito al Tagliamento. Il testo, ha osservato Mario Isnenghi, «oltre che un soliloquio portato in pubblico, viene […] a porsi […] come una sorta di autobiografia collettiva di una generazione intellettuale»; pur dichiarandosi convinto che la guerra non avrebbe cambiato nulla, nemmeno la letteratura, Serra vi colse un’occasione irripetibile per sé e per il paese, la possibilità per un’intera generazione di compiervi il proprio destino, – «Tra mille milioni di vite, c’era un minuto per noi; e noi non l’avremo vissuto» – di condividerlo con un’umanità altra, finalmente vicina nell’«andare insieme», nel condividere fatiche, vita e morte in un tempo di «angoscia» e di «speranza». Della sua esperienza di guerra ci rimane anche un asciutto diario, pubblicato dall’amico Luigi Ambrosini, corrispondente dal fronte per la «Stampa»; l’ultima nota risale al 19 luglio 1915, giorno dell’azione sul Podgora che per molti volontari irredenti rappresentò il battesimo del fuoco e che per Renato Serra costituì l’ultimo della sua breve vita.

F.T.

  • Bibliografia
    M. Isnenghi, Introduzione a R. Serra, Scritti letterari morali e politici. Saggi e articoli dal 1900 al 1915, Einaudi, Torino 1974, pp. VII-LVIII; G: Petronio, L. Martinelli, Il Novecento letterario in Italia. L’età giolittiana, Palumbo, Palermo 1974, pp.335-346; E. Raimondi, Il lettore di provincia, Le Monnier, Firenze 1964.
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