Compagnie di navigazione

Compagnie di navigazione

L’apertura delle ostilità, nell’estate del 1914, immobilizzò in poco tempo il traffico commerciale dei porti dell’Impero Austro-Ungarico. Trieste, il principale scalo asburgico, subì pesantemente gli effetti del blocco navale anglo-francese nel Mediterraneo. Fu una delle cause principali della crisi economica che investì il capoluogo giuliano. Inoltre il personale impiegato nella marineria fu richiamato alle armi e, se aveva la sfortuna di trovarsi in un porto nemico dal luglio-agosto del 1914 in avanti, andò incontro a lunghi periodi di internamento nei campi di prigionia, come le centinaia di triestini arrestati nei porti asiatici. Gran parte delle navi giuliane, spesso prodotte negli arsenali di Trieste o di Monfalcone, furono invece requisite dalla Marina da guerra.

All’inizio del Novecento erano tre le maggiori compagnie di navigazione con base a Trieste: il Lloyd Austriaco, l’Austro-Americana,  e la Tripcovich. Il Lloyd Austriaco era certamente la società armatoriale più importante. Nata nel 1836 dall’omonima compagnia di assicurazione, crebbe insieme alla sua città. Era specializzata nel trasporto di merci e collegava soprattutto i maggiori porti del Mediterraneo all’Africa, all’Asia e all’Australia. Dopo la dichiarazioni di guerra del luglio 1914, la sede del Lloyd fu spostata a Vienna. Dal 1919 prese la denominazione di Lloyd Triestino che, dopo alterne vicende, mantenne fino al 2006, trasformandosi in Italia Marittima. Nel 1852 i tre fratelli Cosulich fondarono a Lussino, nel Quarnero, una prima compagnia di navigazione, ma nel 1889 la società si spostò a Trieste e nel 1901 acquisì la compagnia Austro-Americana, fondata pochi anni prima da alcuni spedizionieri stranieri; il gruppo prese così il nome di Unione Austriaca di Navigazione già Austro-Americana e Fratelli Cosulich Società Anonima. La compagnia entrò così nel grande mercato dei viaggi per emigranti verso le Americhe. Tale fu la crescita dell’azienda che, sette anni dopo, fondò un proprio cantiere navale a Monfalcone. Presto furono costruiti enormi transatlantici, come il «Kaiser Franz Joseph I», il più grande mai costruito nel Mediterraneo. La guerra travolse la Cosulich. Il cantiere, trovandosi proprio sulla linea del fronte, fu completamente distrutto. Venne ricostruito dopo il conflitto, ma il gruppo entrò in una profonda crisi e fu assorbito da altre aziende italiane negli anni Trenta. Nel 1895 Diodato Tripcovich, già dipendente del Loyd Austriaco, fondò una nuova compagnia di navigazione, che ebbe subito una crescita vertiginosa. Nel 1914 divenne infatti il terzo armatore più importante di Trieste. Nel 1912 la Tripcovich si espanse nel settore dei rimorchi e dei salvataggi. Con l’arrivo del conflitto, la sede della società venne spostata temporaneamente a Graz, ma proseguì le proprie attività anche nel dopoguerra. Nel secondo conflitto mondiale il trasporto merci cessò, e  dopo il 1945 non riuscì più a decollare. Il gruppo si concentrò allora nell’attività di rimorchio e nel recupero di relitti. La società continuò ad esistere fino al 1994, per confluire poi nell’attuale Tripmare.

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