Carlo Stuparich

Carlo Stuparich

Carlo Stuparich (Trieste 1894 – Val Silà 1916) fratello di Giani Stuparich, dopo aver frequentato il Liceo ginnasio comunale di Trieste, si recò a Firenze per frequentarvi l’Istituto di studi superiori. Nonostante la giovane età, si accostò anch’egli all’ambiente de «La Voce», manifestando intanto le sue attitudini per la lirica, la letteratura di riflessione autobiografica e morale, nonché per la musica ‒ amava infatti suonare il violino ‒. All’entrata in guerra dell’Italia, con il fratello e Scipio Slataper si presentò alla caserma del 1° rgt. Granatieri a Roma, per contrarvi l’arruolamento volontario. Con essi fu inoltrato al fronte, nel Monfalconese, dove affrontò le prime due battaglie dell’Isonzo come soldato semplice; divenuto sottotenente della Milizia territoriale, trascorse un periodo di forzata inattività sulle montagne soprastanti il Garda, per rientrare al fronte ancora tra i granatieri, prima nel settore Oslavia – San Floriano – Lenzuolo Bianco, poi sull’altipiano di Asiago. Qui, nelle giornate convulse della Strafexpedition, o offensiva di primavera, rimase isolato con il plotone affidato al suo comando nella Val Silà, sulla strada che conduce a Forte Corbin; vistosi circondato, caduti quasi tutti i suoi uomini, alla cattura preferì spararsi un colpo di rivoltella alla tempia. Il corpo rotolò in una sottostante dolina, nella quale riposò per tre anni finché il fratello non poté ritrovarlo e seppellirlo dapprima a Treschè Conca, nell’Asiaghese, e infine a Trieste, dove riposa nella tomba di famiglia. Alla sua memoria, venne conferita la medaglia d’oro al valor militare. La pubblicazione dei suoi scritti fu amorosamente curata dal fratello, che li riunì nel volume Cose e ombre di uno (1919, successivamente ampliato).

  • Bibliografia
    S. Arosio, Carlo Stuparich: ansia di «abbracciare tutto l’universo» in Scrittori di frontiera. Scipio Slataper, Giani e Carlo Stuparich, Ed. Angelo Guerini e Associati, Milano 1996; F. Todero, Carlo e Giani Stuparich. Itinerari della Grande guerra sulle tracce di due volontari triestini, LINT, Trieste 1997.
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  • Crediti immagine
    Fototeca dei Civici Musei di Storia e Arte, Trieste
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