Bruno Coceani (Coceancig)

Bruno Coceani (Coceancig)

Bruno Coceani [Coceancig] (Monfalcone, 17 dicembre 1893 – Trieste, 16 dicembre 1978), giornalista, irredentista, studioso e politico. Frequentò il Ginnasio comunale di Trieste, noto per essere stato una fucina patriottica e nazionale, e si diplomò nel 1912. Neanche ventenne, assieme ad alcuni giovani, iniziò la collaborazione con «L’Indipendente» di Riccardo Zampieri, che tra i redattori annoverava il fervente Attilio Tamaro. Nel 1913 fu segnalato dalla polizia per i suoi interventi d’intonazione irredentista proposti a Zara e a Gorizia. Per evitare ritorsioni si rifugiò in Italia; s’iscrisse all’Università di Firenze e si laureò in filosofia. Con lo scoppio della Prima guerra mondiale e la dichiarazione della neutralità italiana, fu particolarmente attivo a favore dell’interventismo, partecipò a vari comizi e a Padova fu coinvolto in un’adunanza con Cesare Battisti. Con l’entrata nel conflitto, Coceani si arruolò come volontario, fu impegnato sul Podgora e ottenne il grado di capitano di fanteria. Nel primo dopoguerra fu docente di lettere italiane e latine al Ginnasio-liceo «Francesco Petrarca» (1919-1925), fu direttore della delegazione locale dell’associazione Trento e Trieste. Tra il 1921 e il 1923 fu presidente della sezione triestina dell’Associazione nazionalista italiana e con la fusione di quest’ultima nel partito fascista fu a capo della segreteria politica del fascio cittadino (1923-1924). Le sue posizioni moderate e conservatici, che rimandavano alla componente liberal-nazionale, furono all’origine dei problemi con gli esponenti più radicali che nel 1926 lo aggredirono fisicamente. Tra le opere legate al primo conflitto mondiale ricordiamo: I volontari di Trieste e della Venezia Giulia (assieme a Bruno Astori) (1919), Preludio di guerra. L’azione degli irredenti dalla tragedia di Sarajevo al 24 maggio (1935), L’opera della Commissione centrale di patronato fra i fuoriusciti adriatici e trentini durante la grande guerra (1938). Numerosi contributi e saggi d’argomento risorgimentale pubblicò sulla rivista «La Porta Orientale» (il cui sottotitolo era «Rivista mensile di studi sulla guerra e di problemi giuliani e dalmati»), che fondò nel 1931 assieme a Giuseppe Stefani e Federico Pagnacco. Durante il periodo dell’Adriatisches Küstenland, fu prefetto della città di Trieste.

  • Bibliografia
    E. Maserati, Coceani (Coceancig), Bruno, in Dizionario Biografico degli italiani, vol. 34, Istituto per l’Enciclopedia Italiana, Roma 1988, pp. 745-747.
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  • Crediti immagine
    Archivio fotografico Irsml FVG, Trieste.
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